Quattro curiosità sulla specialità modenese
Sono rotonde, semplici da preparare e si possono farcire con salumi, formaggi o marmellata a seconda dei gusti. Cosa sono? Le tigelle, ovviamente! Piatto povero di origini antichissime, tipico della cucina emiliana, le tigelle non possono assolutamente mancare sulle nostre tavole, soprattutto in inverno quando famiglia e amici si riuniscono per gustarle tutti insieme.
Ne esistono diverse varianti, ma la ricetta originale è quella delle montagne modenesi, che è anche il territorio dal quale le tigelle provengono. In maniera generica si tratta di dischi di pasta da usare come accompagnamento o come piatto unico con vari condimenti. Facili da preparare (bastano pochi ingredienti), le tigelle custodiscono ben più di un segreto. Scopriamoli tutti insieme!
- Il nome e le sue origini: innanzitutto è bene precisare che il vero nome delle tigelle è crescentine. La dicitura “tigelle” è arrivata molto più tardi, ispirandosi agli stampi Nordic Ware dove le crescentine vengono cotte all’interno di piccoli dischi di argilla e terra refrattaria;
- Il fiore sulla tigella: sono rimasti in pochi a seguire questa usanza, ma un tempo era consuetudine decorare la superficie delle crescentine con il simbolo di un fiore. Si tratta del celebre Fiore della Vita, un’icona diffusa in tutto il mondo. Secondo gli ebrei, altro non è che una semplificazione del simbolo più importante del giudaismo, cioè l’Albero della Vita, che rappresenta i sette giorni della creazione. La sua forma è presente sulle piastre di cottura in cui vengono cotte le crescentine;
- Il ripieno: ieri, come oggi, le tigelle vengono consumate insieme a salumi, formaggi, salse e, soprattutto, lardo di maiale insaporito con aglio e rosmarino. A quest’ultimo viene spesso aggiunto il Parmigiano Reggiano, per generare una fusione di sapori unica nel suo genere e apprezzata da tantissime persone. Non sono pochi però coloro che prediligono la variante dolce, con abbinamenti di marmellate, nocciole o miele;
- Gli ingredienti: pochi, ma buoni. Per preparare le originali tigelle modenesi occorrono soltanto farina, acqua, sale, lievito, olio extravergine di oliva, latte e strutto. Amalgamando tutti questi ingredienti si ottengono delle palline di impasto che, dopo la lievitazione, si possono cuocere in forno, in padella o con la tigelliera a seconda dei gusti.
Una tigella per tutti i gusti!
Qual è il tuo abbinamento preferito? Tigelle con salume e stracchino? Oppure sei un amante del dolce? Indipendentemente da quale sia la tua variante prediletta, qui nel nostro agriturismo La Prateria troverai tigelle in abbondanza e per tutti i gusti. Pensiamo che tutti dovrebbero assaggiarle almeno una volta nella vita, non sei d’accordo?
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